Malnate, 5 maggio 2010
SUL REFERENDUM ACQUA BENE COMUNE
Le norme che obbligano alla privatizzazione dell’acqua sono già in atto e stanno iniziando a dispiegare tutti i loro effetti nocivi. Ciò che ci preoccupa non è solo che sono stati messi in discussione alcuni principi fondamentali:
l’acqua è un bene comune, il suo accesso deve essere garantito a tutti, il suo utilizzo deve rispondere a criteri di utilità pubblica.
Ma anche che così si allontana la soluzione dei veri problemi:
- 33% dell’acqua persa nella distribuzione;
- 30% di italiani senza depuratore e 15% senza rete fognaria;
- costo mediamente basso della risorsa che non ha sfavorito i grandi consumatori;
- assenza di una authority pubblica, autorevole e indipendente, per controllare che le gestioni rispondano ai criteri di un uso socialmente equo e ambientalmente sostenibile dell’acqua.
La campagna referendaria, promossa dai movimenti, ha un forte carattere di trasversalità e, al di là della difficoltà di raggiungere il quorum, offre comunque l’occasione per fare chiarezza sui problemi e sulle soluzioni e può creare sul territorio vaste alleanze necessarie per far cambiare la normativa vigente.
Anche a Malnate, il 23 aprile scorso, si è tenuto il primo incontro, alla presenza del presidente del Comitato referendario provinciale, per la costituzione del Comitato Cittadino per l'acqua pubblica. L'incontro aperto a tutte le Associazioni, alle forze politiche ed ai cittadini, ha ragionato sulla campagna referendaria che si è avviata con la raccolta delle firme sin dal 24 aprile 2010 e sull'organizzazione di iniziative che si terranno nei vari mercati di Malnate.
Il circolo Legambiente di Malnate ”Mulini dell’Olona” aderisce al Comitato Cittadino e, durante raccolta, presenterà anche la campagna “imbrocchiamola” a favore dell’uso dell’acqua del rubinetto.
Info: www.acquabenecomune.org
www.imbrocchiamola.org